Per entrare alla mostra di Mario Giacomelli presso la galleria Gilda Lavia di Roma, bisogna scostare una pesante tenda nera. Forse è per questo che, entrando nella grande sala, si ha l’impressione di stare in un luogo separato da tutto ciò che accade all’esterno. Le pareti sono totalmente bianche. Le foto vengono accostate fra loro senza nessun ordine apparente. Non ...
Tratto originario, idea principale, forma inerente gli inizi, per Jung “immagine primordiale”, per i filosofi empiristi “sensazione primitiva che serve come punto di partenza per la costruzione psicologica di un’immagine”, per John Locke in particolare è “collezione di idee semplici che lo spirito assembla a se stesso”, l’archetipo è concetto complesso che, nei suoi molteplici significati, rinvia sempre alla genesi. ...
Incontrando le immagini di Elina Brotherus sento l’ineludibile necessità di una compartecipazione, che scaturisce da ciò che vivo come bello. È impulso immediato che non aspira al parere, né tantomeno all’opinione esperta, ma nasce quasi da un movimento carsico, dalla spinta che il fenomeno esercita sulla mia coscienza soggettiva e vuole diventare racconto d’esperienza. Al primo sguardo, posato, come per ...
La scrittura è un processo e così la traduzione, ma non ci sono due processi: la traduzione è ingaggiata in quello dell’opera originaria, intesa come punto d’origine del processo di creazione. Il processo dell’errore: l’atto di traduzione non coinvolge solamente l’esito dell’errore ma l’intero processo che lo ha generato. La traduzione dell’errore non si preoccupa di eventuali “perdite” rispetto all’originale, ...
Secondo il filosofo Etienne Turpin – esperto di sistemi urbani complessi, estetica e cultura visiva – dell’espansione del consumo ne scrivevano già all’inizio del XX secolo pensatori quali Rosa Luxemburg e Jakob von Uexkull, quest’ultimo considerato uno dei padri dell’ecologia. Nel tempo poi la parabola del consumo si è progressivamente allargata sino ad arrivare a una accumulazione di prodotti che, ...
Lo sguardo di un’artista che riflette sul suo proprio sguardo interroga il senso ultimo del suo lavoro. Un senso che non è mai acquisito una volta e per sempre ma in continuo divenire, perché partecipe di quanto accade ogni giorno nel mondo, dentro noi stessi e nelle persone con cui ci relazioniamo. È questa forse l’altra faccia della libertà creativa ...
«Il n’y a pas d’image, il n’y a que des rapports entre les images» Jean-Luc Godard In un contesto influenzato dall’utilizzo del web e in un mondo dell’arte dominato dalla decostruzione della modernità già dal XX secolo, l’uso di connessioni come arte di sovversione del senso, come valore critico e forse politico si dimostra oggi ancora più necessario e doveroso. ...
I morti si aggrappano alla memoria dei vivi per non essere del tutto morti. Javier Cercas, “Soldati di Salamina” «Sai il tempo, tutto il tempo, tra questa parola e il tuo tempo» Juan Gelman, “Dice la parola poesia per la prima volta” Lasciando la casa del padre (e i suoi fantasmi) Nell’ultima scena di Marx può aspettare di Marco ...
Il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ha recentemente ospitato una mostra dell’artista Luisa Lambri intitolata Autoritratto. Nelle fotografie presentate vengono mostrate finestre chiuse, linee verticali, superfici, angoli. Ma non si vedono specchi, riflessi, ombre che permettano a chi scatta di duplicare la propria immagine. Non si percepisce un bisogno di esserci o di autocelebrarsi. La fotografa agisce “dietro le quinte” ...
Si dice che la pazienza sia una virtù, in realtà è una condizione. La condizione può essere uno spazio attraversato per scelta ma anche per necessità o per costrizione. Lo spazio della pazienza può essere infinito oppure avere un limite. La derivazione latina del termine – patiens -entis “paziente” – ci parla del suo stretto rapporto con la “sofferenza”, fisica ...
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