Ho ascoltato Ryuichi Sakamoto, per la prima volta, tra il 1990 e il 1991. Avevo 23 anni e, all’epoca, mi nutrivo quasi esclusivamente di Monteverdi, Bach, Händel, Mozart e dintorni. L’occasione fu la proiezione del film Il tè nel deserto, di Bernardo Bertolucci, per cui il compositore giapponese aveva scritto la colonna sonora. L’impressione fu intensa. Il tema principale, The ...
Il libro è la prima cosa che è stato possibile produrre in serie, dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg. Porta in sé il seme della riproducibilità, modernamente intesa. La riproducibilità e il conseguente potenziale di diffusione, erano anche le caratteristiche più temute dalla censura che individuava nella circolazione delle idee e nella loro sinergica contaminazione, il massimo ...
«Tacere è proibito, parlare è impossibile». (Elie Wiesel) «Ecco, da qui, a ogni gruppo di isbe è legata la nostra storia; una storia di alpini della Julia, della Cuneense, della Tridentina, del Cervino. Siamo passati per ogni pista e i nostri nomi gridati nella tormenta di queste steppe. Morte, speranza, disperazione, fatalismo. Chi potrebbe dire tutto? Nessuno. Nessuno saprà tutto. ...
La prima volta che ho visto una mostra di fotografie di Paolo Gioli è stato a Reggio Emilia, nell’ambito del Festival di Fotografia Europea, nel 2006. Conoscevo il suo lavoro ma vederlo dal vero fu una rivelazione. In seguito mi capitò di andare ad un’altra sua mostra, molto ampia e articolata, presso la galleria milanese Peep Hole, era la primavera ...
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