«Il n’y a pas d’image, il n’y a que des rapports entre les images»
Jean-Luc Godard
In un contesto influenzato dall’utilizzo del web e in un mondo dell’arte dominato dalla decostruzione della modernità già dal XX secolo, l’uso di connessioni come arte di sovversione del senso, come valore critico e forse politico si dimostra oggi ancora più necessario e doveroso.
Se è vero che, «ogni costellazione non può esistere che attraverso lo sguardo di chi ha scelto di connettere le stelle tra loro ai fini di creare una configurazione»1, quello delle immagini e della loro connessione è un argomento arduo e complesso.
L’attuale dimensione aperta, senza tempo e senza spazio, della fotografia crea un insieme di costellazioni che si trasformano, attraverso l’atto performativo del connettersi e del pubblicare, in pensiero multiplo e collettivo, condivisibile attraverso una logica istantanea che lascia spazio a tanti significati e infinite interpretazioni.
La rivista Tutte quelle cose – Cultura visiva contemporanea invita dunque alla lettura visiva e si propone di diventare il luogo per sperimentare una forma di scambio per immagini. Uno spazio per la creazione di un atto performativo che nulla vuole dimostrare se non il tentativo di trasformare ogni traccia di pensiero, o parola, in una forma visuale, attraverso il lavoro del duo artistico Bianco-Valente2.
Note
1Anne Immelé, Constellations Photographiques, pag. 25, Médiapop Editions, 2015.
2Il lavoro di Bianco-Valente rivela costantemente una dimensione sperimentale dell’agire attraverso le immagini, le quali, attraversando la superficie reale delle cose, si rivelano come trame, connessioni, relazioni verso una dimensione che sostituisce ogni visione “singolare” e tende a un “noi” come metafora e processo relazionale nell’arte come nella vita. Azioni performative, installazioni, video e fotografie esprimono costantemente l’importanza della “parola” e del “dialogo” che, attraversando lo spazio urbano, incontrano gli individui che lo abitano e si restituiscono attraverso le immagini.
© Bianco-Valente, Altered state, 2001
© Bianco-Valente, When the sun touches you, 2008
Il sito di Bianco-Valente