Un dialogo con Marco Barbon Uno sguardo meditativo apre lo scenario del tuo teatro all’infinito spazio del Mediterraneo. Uno spazio poetico che si dirige verso un universo sospeso tra l’attraversamento e la stasi dei luoghi che vivi. Nei tuoi lavori le frontiere abbandonano la materialità delle norme per dirigersi verso una condizione “spazio-temporale” piuttosto immaginata che constatata. L’obiettivo si posa ...
Da sempre l’immagine fotografica è percepita come racconto. Si affida allo sguardo del fotografo l’onere di ritrarre la realtà, di rappresentarla per ciò che appare. Ma sappiamo ormai che la realtà è manipolata e manipolabile, anche dallo sguardo stesso dell’autore che decide di ritrarla. Ed è anche risaputo che all’interno dell’immagine confluiscono tutta una serie di concetti, pensieri, sentimenti (intesi ...
Apro gli occhi e non vedo niente: niente finestre, niente porte. Ricordo che è accaduta una disgrazia e che tutti fuggivano per mettersi in salvo, ognuno come poteva. Quanto a me, non ricordo. (Aleksandr Sokurov, L’arca russa, 2002) Il film che ho davanti rimane ancora un mistero. (Bernardo Bertolucci) Tra vecchie e nuove costellazioni, nella galassia mediatica in cui fluttua il ...
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